giovedì 14 aprile 2011

Il punto della situazione.

Womicons sta prendendo forma. Stiamo cercando di sviluppare il progetto il più velocemente possibile per presentarlo almeno al Crack fumetti dirompenti. Proprio in relazione a questo nostro obiettivo vi chiedo un po' di attenzione e un piccolo sforzo collettivo.

Per prima cosa vorrei discutere con voi le modalità con cui vogliamo rendere operativo il progetto: ovvero come preferireste finanziarlo? E come vorreste condividere e utilizzare le eventuali entrate?
Suggerisco di discuterne, prima che il progetto diventi effettivamente operativo.

Mi piacerebbe che come progetto collettivo venisse finanziato un po' come si finanziano i progetti di kickstarter, che purtroppo per ora funziona solo in territorio USA, o almeno così parrebbe. Facciamo delle previsioni di spesa e poi le mettiamo a finanziamento. Ognuna di noi, donerà quel che può e cercheremo di raggiungere il 100% della cifra per una data x. Chi finanzia il progetto avrà una copia dello stesso appena verrà realizzato.

Stiamo pensando ad alcuni formati stampa che possano essere facili da vendere e anche da leggere. (e ovviamente economici) Cerchiamo vostre proposte, anche foto di idee e progetti che avete già visto e volete proporre, come spunto e ispirazione. Per questo magari apriamo un'apposita pagina chiamata SUGGESTIONI o qualcosa del genere.

Iniziate con il riempire anche di nomi di donne la pagina LISTE, se volete che questa sia un opera davvero collettiva.

Attendo feedback da parte vostra.
<DAJE>

V

12 commenti:

  1. Hai ragione Vale. Bisognerebbe darci una scadenza per ognuno di questi temi, per renderli più concreti.

    Per il finanziamento, ispirarci a kickstarter è molto bello, io sono disposta a farlo anche un po' "a fondo perduto" per cominciare, e le entrate le utilizzerei per rientrare dei costi e del lavoro (per chi soprattutto l'ha fatto - illustratrici e grafiche per prime) e per implementare la diffusione del progetto. Se avanza, ma non credo, dare ad associazioni o altro.

    Importante: io credo di poter tentare un paio di strade per ottenere finaziamenti esterni, con un paio di fondazioni, ma occorrerebbe poter presentare un documento di progetto. Che raccolga un po' il senso, l'aspetto grafico e le intenzioni. Con quello in mano potremmo anche aggiungere molti "autofinanziatori" che potrebbero partecipare e che magari non frequentano facebook. Che ne dite?

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  2. Importante punto della situazione.
    Io mi prendo l'impegno di fare uno schema delle tempistiche entro oggi.
    Se tu Valentina ti occupi di fare un preventivo dei costi, facciamo un punto della situazione via via più concreto.

    Per quanto riguarda il finanziamento, io direi che ciascuno può contribuire ad offerta libera per coprire le spese del numero 0.
    Il ricavato della vendita coprirà le spese dei prossimi numeri, in maniera da non dover più chiedere nulla a nessuno.
    Come collaboratrice non sento l'esigenza di essere pagata, la miglior ricompensa è fare un buon lavoro e essere economicamente indipendente nelle prossime pubblicazioni.

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  3. Mi chiedevo appunto dove fosse emigrata la gestione-lavori-in-corso visto che mi ero persa nell'area discussioni di FB. Ho appena visto vale che hai risposto lì ma per comodità scriviamo qui.
    Dunque non è facilissimo parlare di soldi e di tempi ma dobbiamo.

    SOLDI
    Per quanto riguarda il finanziamento io personalmente ho una storica difficoltà nel reperire fondi e sponsor, ho organizzato piccoli eventi in passato e riuscivo ad occuparmi alla bell' e meglio di tutto meno che di questo.
    Ma credo in questo piccolo grande progetto e vorrei vederlo realizzato; come ho detto altre volte sarei per un iniziale autofinanziamento che potrebbe permetterci di creare poche copie, anche solo due e di poterle utilizzare per la ricerca di editori e/o finanziatori privati. Diversamente immagino difficile convincere qualcuno ad investire su qualcosa che può solo immaginare.
    Agli adsense che Vale ha messo sul blog (Donereste dei denari al progetto WOMICONS?) per capire quanto possiamo investire avranno risposto poche di noi e risulta che tireremmo fuori pochi spicci ma quei pochi spicci forse possono essere un piccolo trampolino.
    Io personalmente per il momento posso investire 50 euro, naturalmente se si richiedesse uno sforzo colettivo o se in corso d'opera la stampa dipendesse da quattro soldi da aggiungere di certo non mi tirerei indietro. nei limiti della povertà.
    Con lo sviluppo della cosa valuteremmo anche altri futuri possibili investimenti.

    Per quanto riguarda la divisione di eventuali utili, semmai ce ne fossero, è giusto parlarne.
    Come dice sara le entrate iniziali ci farebbero rientrare dei costi umani. Altri eventuali utili immagino dovrebbero essere proporzionale all'investimento (non solo economico).
    non è facile valutare quanto ognuna di noi sta investendo in tempo e idee nel progetto ed è per questo che occorre prima di tutto capire con esattezza chi siamo, questo piccolo progetto PIACE A 84 persone su FB ma cerchiamo di focalizzare bene chi lo sta tirando su con proposte e aggiornamenti e poi...soldi. Io credo siamo 5 o 6 ma facciamo una sorta di appello in cui, in qualche modo ci dichiariamo presenti!


    TEMPI
    In vista dell'appuntamento con FUmetti Dirompenti che ci ha segnalato Valentina direi che dobbiamo sbrigarci.
    Ognuna di noi deve prendere un impegno creativo, ci diamo poi un tempo e ci mostriamo poi le proposte, le condividiamo, le critichiamo, le miglioriamo.
    Dobbiamo avere in mano qualcosa se da qualcosa vogliamo iniziare.

    Girlzzz...dai dai dai!

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  4. Kickstarter richiede un conto corrente in una banca americana. Però ci sono due progetti italiani di crowdfunding: http://www.kapipal.com/ e http://www.youcapital.it/ magari possono essere adatti. Non so se ce ne sono altri

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  5. Comunque, come suggerisce Rita, partiamo da un preventivo spese e ragioniamoci su.

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  6. Allora faccio un attimo il punto della situazione:
    Denaro: per ora autofinanziamoci, anche fosse con 5 euro, dieci euro, 50 euro, senza passare da sponsor e finanziatori. Dobbiamo fare un progetto pilota e se la cosa funziona poi tutto verrà, a suo tempo.

    Tempi: abbiamo poco più di un mese per organizzare tutto. Siccome mi ero presa la briga di organizzare il progetto creativo, penso che per questo numero, se vogliamo sfondare un po' di porte e porticine dobbiamo essere furbe: scegliere donne universalmente riconoscibili e puntare ad elevare i contenuti (magari sacrificando un po' il nostro ego di illustratrici artiste e scrittrici), proprio perché poi i numeri successivi potrebbero avere una visibilità più ampia e magari sottolineare le nostre capacità.

    Comunque prima iniziamo a stilare le liste e prima si può ridistribuire il lavoro grafico/illustrativo.

    Io mi occuperò di sentire le tipografie e di scrivere con Rita un progetto a parole, da utilizzare come meglio crediamo.

    Che ne dite?

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  7. Ah per quanto riguarda kickstarter, io dicevo la metodologia: fissiamo una cifra e vediamo dove arriviamo cercando di diffondere il verbo tra amiche e parenti e amici e amici di amici, vediamo a che punto arriviamo, tutto in maniera un po' pressappochista. Mi piacerebbe usare kickstarter ma da noi non ci vengono a fare le cose fiche, abbiamo troppe leggi di merda che impediscono lo sviluppo dei progetti.

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  8. .sono d'accordo con vale sulla "strategia" dei contenuti. Cosa vogliamo presentare al festival?
    -spillette
    -pieghevole? (quante donne ci entrano?)
    -menabò del libro?
    -...?
    Forse dovremo fare anche un manifesto dove si spiega il progetto anche solo coi contenuti che sono nel blog, secondo voi? Come sarà lo spazio?
    Scusate mi sono persa un attimo...

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  9. Non so se avete notato, c'è un uomo che scrive in questo blog... è il caro giorgio capocchia, lui è un vero fico, quindi salutiamolo e accogliamolo in questo strano gineceo :)
    ciao Giorgino.

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  10. Giorgio chiedi a tua sorella se ci apre un conto e ci fa da prestanome, lei sta in ammerega!

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  11. Grazie del sostegno MrBlack.

    Carpoca for president!!!

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  12. Capocchia diventa il nostro PRESIDENTE onorario, lo travestiamo da Priapo? (mo va tanto di moda...)

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